Silvermont, Bonnell si rinnova
L'architettura alla base del Celeron J1900 è la diretta evoluzione di Bonnell, l'architettura degli Atom. Questo potrebbe creare allarmismi vista la brutta nomea che nel tempo gli Atom si sono creati, ma le cose sono profondamente cambiate... vediamo perché.
I cambiamenti sono molti e molto consistenti, il più importante è sicuramente il passaggio ad una architettura Out-Of-Order (OoOE) che permette un netto e consistete boost prestazionale rispetto al passato, quantificabili in almeno un 30%.
Anche le pipeline sono state riviste, mentre in Bonnell queste erano di lunghezza fissa (16 stadi) in Silvermont diventano di lunghezza variabile (13-17 stadi a seconda se servono dati in cache o meno) e garantiscono una penalità inferiore (solo 10 stadi contro i 13 di Bonnell) in caso di falsa predizione. Si è evoluto anche il Branch prediction in modo importante (con strutture dati più grandi) affiancato ora da un indirect branch prediction. Questi due cambiamenti dovrebbero offrire un altro incremento prestazionale di diversi punti percentuale rispetto al passato.
Migliorate anche le performance della FPU, alcune operazioni in FP e Int sono ora più veloci, mentre la cache L2 è stata aumentata e resa più veloce riducendo la latenza. A completare il quadro troviamo un'evoluzione dell'ISA che ora implementa anche le istruzioni SSE4.1, SSE4.2, POPCNT e AES-NI. I nuovi Silvermont sono ora dotati di un Turbo mode reale, su base hardware, in grado di modulare la frequenza in base al calore e alla potenza elettrica anche in condivisione con l'IGP integrata.
Il nuovo PP a 22nm garantisce consumi minori e clock maggiori, la nuova architettura modulare prevede la possibilità di creare SoC composti da 1-8 moduli, ogni modulo si compone di due Core con 1MB di L2 a bassa latenza (ridotta di 2 clock). I core si interfacciano al System Agent (altra novità di Silvermont) tramite il nuovo bus IDI (in-die interconnect), si tratta di una connessione punto-punto a due canali indipendenti, a bassa latenza, che dovrebbe ridurre l'overhead rispetto all'FSB. Il passaggio al nuovo IDI incrementa le performance in ST e MT.
Nuova anche l'IGP ovviamente, Silvermont adotta una GPU Intel di 7° generazione, ovvero la Intel HD4000. A differenza dei sistemi desktop, tuttavia, sono presenti solo 4 EUs, ovvero un quarto di quelle integrate nelle normali IGP desktop.
Intel ha dichiarato a suo tempo che l'IPC sarebbe aumentato del 50% rispetto al passato, ma analizzando i risultati ottenuti al Cinebench 11.5 dal Celeron J1900 e confrontandoli con il predecessore più vicino, l'Atom D2700, otteniamo un incremento prestazionale nettamente superiore.
In single thread il Celeron J1900 ottiene un punteggio di 0.47pti a 2.41GHz contro i 0.21 pti del Atom D2700 a 2.13GHz, normalizzando i punteggi otteniamo un incremento di quasi il 100% in ST a parità di clock, un salto assolutamente impressionante.
In multi-thread, invece, otteniamo 1.79 pti del Celeron J1900 a 2GHz contro i 0.72 dell'Atom D2700 a 2.13GHz. A causa dell’HT non ci è possibile fare un confronto diretto per valutare l'eventuale miglioramento dell'efficienza in MT di Silvermont, in ogni caso il punteggio dell'Atom anche se moltiplicato per due non raggiungerebbe il valore ottenuto dal Celeron J1900 nonostante la presenza dell'HT.
Questi dati sono indicativi dato che non rappresentano uno scenario a 360° ma sono sicuramente rilevanti per dare uno spunto di riflessione su quanto il salto tra Bonnell e Silvermont sia stato enorme.